Smalling preoccupa la Roma: ecco quando può tornare

Smalling preoccupa la Roma: ecco quando può tornare
Smalling

Chris Smalling, il difensore di punta della Roma, è indubbiamente al centro dell’attenzione della tifoseria giallorossa e di tutti gli appassionati di calcio. La sua situazione attuale è diventata motivo di preoccupazione e speculazioni sul suo ritorno in campo, lasciando tutti con il fiato sospeso.

L’ultima volta che abbiamo avuto il piacere di vedere Smalling in azione risale al 1° settembre, durante la partita contro il Milan. Da quel momento in poi, è stato costretto a stare fuori causa e il suo ritorno sembra sempre più lontano. Secondo le stime, potremmo rivederlo sul terreno di gioco solo dopo la pausa di ottobre. Questa situazione ha inevitabilmente sollevato diverse domande sulla sua condizione fisica e sulle conseguenze che ciò potrebbe avere per la squadra.

Il problema principale sembra essere un infortunio tendineo, che, nonostante non sia di natura muscolare, si rivela ugualmente ostico. Sin dall’inizio del ritiro estivo, Smalling ha dovuto fare i conti con questo fastidioso problema che gli ha impedito di svolgere una preparazione completa. I primi incontri di campionato hanno già evidenziato un Smalling lontano dalla sua migliore forma, ma ora siamo finalmente a conoscenza del motivo di queste prestazioni sottotono.

Smalling sta bruciando le tappe per tornare

Durante la pausa di settembre, Smalling ha dedicato ogni sforzo per recuperare, seguendo un programma di riabilitazione personalizzato. Ha anche tentato qualche corsa in campo, ma il dolore persiste. Di conseguenza, è stato preso accordo con l’allenatore José Mourinho e lo staff medico, la decisione di fermare completamente ogni tipo di attività fino a quando Smalling non sarà completamente guarito. È importante sottolineare che non ci sono segnali di lesioni gravi, ma la situazione è comunque preoccupante, soprattutto se consideriamo che Smalling sta per compiere 34 anni.

Il 2023 non è stato un anno memorabile per Smalling, caratterizzato da una serie di infortuni che ne hanno compromesso la continuità in campo. L’ultimo infortunio muscolare, risalente al quarto di finale di Europa League contro il Feyenoord lo scorso aprile, lo ha costretto a saltare ben 7 partite di campionato su 13. Inoltre, ha dovuto rinunciare alla semifinale contro il Bayer Leverkusen e all’esordio europeo di questa stagione a Tiraspol. La sua presenza in campo è stata discontinua, ma lui ha sempre dimostrato il desiderio costante di rientrare e dare il suo contributo alla squadra.

Nel prossimo futuro, Smalling dovrà rinunciare a ulteriori partite, inclusa la trasferta a Genova, e potrebbe non essere disponibile nemmeno per gli ultimi tre impegni prima della prossima pausa. La sua priorità, giustamente, sarà quella di recuperare al meglio per tornare in campo in condizioni ottimali. Nel frattempo, il tecnico Mourinho dovrà fare i conti con l’assenza di un vero e proprio pilastro difensivo, sperando che gli infortuni non colpiscano ulteriormente la squadra.

La situazione di Smalling solleva inevitabilmente domande sulle strategie di gestione degli infortuni all’interno della squadra e sull’importanza di avere una rosa profonda e competitiva per affrontare situazioni come questa.