È tornato a Verona, sua seconda casa dopo Udine, grazie a quel fortunato biennio (2008-2010) in cui, agli ordini di Di Carlo, fu reinventato addirittura come trequartista, seppur di “rottura”. Ma rindossare il gialloblù non era certo nei programmi di Giampiero Pinzi, sebbene fosse chiaro dal ritiro che gli spazi nel nuovo corso si fossero ristretti. E se i tifosi friulani non hanno preso bene la decisione della società, ai microfoni di Sky il mediano romano fornisce la propria “versione dei fatti”:
“Lasciare Udine è stata una scelta dolorosa, che ho preso all'ultimo momento, ma dopo averci riflettuto a lungo ho capito che questa sarebbe stata la soluzione ideale, perché conosco già l'ambiente – ha detto l’ex laziale – Ringrazio il presidente per l'opportunità, spero di rendermi utile per aiutare i giovani alla caccia della salvezza”.